Palazzo Moroni Via del Municipio, 1, Padova (PD), Veneto, Italia
Palazzo Moroni e i Palazzi Comunali
Palazzo Moroni è il nome con cui viene identificato il complesso dei Palazzi Comunali, una serie di edifici differenti che ospitano gli uffici del Comune di Padova.
Palazzo Moroni è il nome con cui viene identificato il complesso dei Palazzi Comunali, una serie di edifici costruiti in epoche differenti, che ospitano gli uffici del Comune di Padova.
Il Complesso è costituito dal Palazzo della Ragione e da una serie di edifici circostanti: il cinquecentesco Palazzo Moroni, che per sineddoche dà il nome a tutto il complesso, affacciato su piazza delle Erbe e collegato al Palazzo della Ragione attraverso il Volto della Corda, i medievali Palazzo del Consiglio e Palazzo degli Anziani, separati dalla Torre degli Anziani, e l'ala Moretti-Scarpari, costruita tra le due Guerre Mondiali come ingresso monumentale del Municipio.
Palazzo Moroni o Palazzo del Podestà
Palazzo Moroni sorse nel Tredicesimo secolo come Palazzo del Podestà, residenza di rappresentanza dei podestà in carica.
L'edificio fu danneggiato nel corso dei secoli da numerosi incendi, e quindi ricostruito nel 1539 su progetto dell'architetto bergamasco Andrea Moroni, da cui in seguito ereditò il nome.
Nel 1554 venne realizzata la Sala delle Udienze, mentre il cortile pensile fu completato nel 1595. I lavori si protrassero fino ai primi anni del 1600.
L'attuale aspetto risale al 1963 con la costruzione del grande scalone che collega i vari edifici, posto tra il Palazzo del Podestà e il Palazzo degli Anziani.
Palazzo Moroni si affaccia con due fronti su Piazza delle Erbe e con un lato verso Palazzo del Bo, ora nascosto dalla successiva costruzione dell'Ala Moretti-Scarpari.
La facciata rivolta verso Palazzo della Ragione è ornata dalla statua della Giustizia, scolpita di Tiziano Minio nel 1552. Sopra all'angolo del palazzo si trova un obelisco alto 2 metri (rimosso dopo il terremoto del 2012 e ricollocato nel maggio 2015).
Al primo piano si trova il suggestivo Cortile Pensile, raggiungibile da due scale simmetriche.
Si tratta di un quadriportico a tre arcate, realizzate in pietra, ornate da colonne doriche a tutto tondo, incassate nei pilastri. Al centro del cortile si trova una vera da pozzo del sedicesimo secolo.
Al Piano Nobile si trovano tre sale di grande fascino:
La Sala Consiliare, detta anche Sala Maggiore, è una grande sala rettangolare con due portali contrapposti in pietra, sopra cui si trovano gli stemmi della città, pavimento in terrazzo veneziano e un soffitto in legno composto da finte travi e cassettoni. Alle pareti si trovano 8 ritratti del Seicento raffiguranti Cesari e Cesaresse.
La Sala della Giunta, un tempo chiamata Sala delle Udienze del Podestà, è una sala a pianta rettangolare che gode di una splendida vista su Piazza delle Erbe, arricchita da una complessa travatura nel soffitto. Nella parete meridionale si trova una tela Seicentesca dal titolo "Sant’Antonio benedice il territorio patavino".
La Cappella del Collegio dei Nodari è dedicata a San Giovanni Battista. Fu decorata da Domenico Campagnola con gli affreschi delle Storie del Battista alle pareti e con una pala d'altare dedicata alla Vergine. La cappella, restaurata nel 2009, ospita oggi l'Ufficio Stampa del Comune.
Il Palazzo degli Anziani
Il Palazzo degli Anziani si estende lungo via Guglielmo Oberdan fino alla duecentesca Torre degli Anziani. Era la sede del Consiglio degli Anziani, formato da rappresentanti delle corporazioni e del popolo.
Dopo la soppressione del Consiglio in età veneziana la costruzione fu occupata dalla sede del Vicario, e fu quindi chiamata "il Vicariato".
L'edificio sorge su una elegante loggia costruita in pietra bianca. Le arcate sono asimmetriche, e includono incisioni a bassorilievo dello stemma della città intervallato a quello del podestà Guglielmo Malaspina degli Obizzi, che ne commissionò un primo importante restauro nel 1295.
Sotto il loggiato si trovavano i rivenditori di sale (che diedero noma alla contrada), gli uffici dei gabellieri e dei dazieri.
Sopra la loggia si trova una cornice su cui si appoggiano due solidi piani in cotto. Il primo piano è caratterizzato da un ordine di piccole finestre, mentre l'ultimo presenta delle grandi bifore. Al terzo piano si trova la grande sala dove si riuniva il Consiglio degli Anziani.
La Torre degli Anziani
La Torre degli Anziani è una torre civica di età medievale che si innalza tra via Oberdan e Piazza della Frutta.
Era detta la Torre Bianca per distinguerla dalla vicina Torre Rossa, che fu abbattuta per realizzare il passaggio aereo sopra al Volto della Corda, che collega il Palazzo degli Anziani con Palazzo della Ragione.
La Torre fu sopraelevata nel 1295 per accogliere una campana portata in città come bottino di guerra.
Nel Seicento venne aggiunta una Lanterna sormontata da una cupola su cui si appoggiava la statua della Giustizia. Queste strutture vennero rimosse nel 1941.
Il Palazzo del Consiglio
Il Palazzo del Consiglio si estende nell'angolo orientale del complesso e si affaccia su piazza della Frutta.
Fu costruito nel Tredicesimo secolo da Leonardo Bocaleca su un precedente edificio appartenete alla nobile famiglia dei Composampiero, ma fu rimaneggiato più volte a causa degli incendi che si verificarono nei secoli successivi.
La loggia al piano terra è costruita in tracheite e pietra bianca, tripartita da due eleganti colonne in marmo che supportano due capitelli risalenti all'età carolingia.
Dal 1772 il loggiato è chiuso e occupato da botteghe, tra cui l'antica spezieria "Ai due catini d'oro", una delle botteghe attive più antiche della città.
Aperta nel corso del Settecento come spezieria, conserva l'interno l'insegna originale, una bilancia con due catini d'oro. L'attuale disposizione della vetrina e gli scaffali risale al 1841.
Sopra al loggiato si alzano tre piani in cotto, l'ultimo dei quali è aperto da tre eleganti bifore, che poggiano su una cornice di archetti pensili e terminano con una cornice in cotto a rombi, che corona il palazzo.
Il Palazzo del Consiglio è collegato a Palazzo della Ragione attraverso il Volto della Corda, un collegamento aereo costruito nel Quattordicesimo secolo.
L'ala Moretti-Scarpari
L'ala Moretti-Scarpari si affaccia su via 8 Febbraio, di fronte al Palazzo del Bo, e rappresenta l'ingresso monumentale del complesso.
È stata progettata da Romeo Moretti e Giambattista Scarpari nel 1919 con l'obiettivo di raccordare il Palazzo del Podestà e il Palazzo degli Anziani, ma è rimasta incompiuta.
La costruzione riprende lo stile del Palazzo del Podestà, con la facciata interrotta da una torre in stile rinascimentale, ispirata alla Torre dell'Orologio, sormontata da una statua in bronzo che rappresenta la Vittoria alata, opera di Gaetano Samoggia.
I muri esterni sono decorati con alcune lapidi che ricordano la Prima Guerra Mondiale: nella facciata è visibile una lapide col Bollettino della Vittoria del Generale Diaz, mentre nella parte inferiore si trovano le lapidi che ricordano i nomi dei caduti.
Sopra la facciata di trovano le statue allegoriche della Disciplina, del Lavoro, della Sapienza e del Valore.
Al centro si apre il portone che immette nel Cortile d'Onore, circondato per tre lati da un porticato, rimasto incompiuto.
Il Palazzo delle Debite
Il Palazzo delle Debite è un edificio in stile neoclassico costruito nel 1874 su progetto di Camillo Boito.
Prende il posto di un edificio costruito nel Tredicesimo secolo per ospitare le prigioni cittadine (dette appunto "Debite") che rimase in funzione sino all'Ottocento. Il palazzo era collegato al Palazzo della Ragione attraverso un cavalcavia detto Volto delle Debite, abbattuto quando fu costruito il nuovo palazzo.
L'attuale Palazzo delle Debite è stato recentemente oggetto di un importante lavoro di restauro, ed è attualmente in attesa di una destinazione d'uso.
Riferimenti
Il complesso degli edifici comunali è accessibile da via 8 Febbraio e dal cancello di via del Municipio.
L'ufficio relazioni col pubblico è collocato al piano terra del Palazzo degli Anziani, sul lato nord del cortile d'onore (ha un ingresso anche da via Oberdan).
Gli Uffici municipali non prevedono visite turistiche, ma sono aperti al pubblico in occasione di eventi, mostre o manifestazioni.
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Costo
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52 m
Il Caffè Pedrocchi è uno dei simboli della Padova moderna. Soprannominato Il caffè senza porte perché fino al 1916 era sempre aperto, giorno e notte.
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70 m
Il Palazzo del Bo a Padova è un complesso del Quattrocento, storica sede dell'Università degli Studi di Padova.
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Appena fuori dalla Piazza delle Erbe, a sud est, si trova la bella Chiesa di San Canziano, un edificio di origine medievale citato nelle cronache cittadine a partire dall'anno 1034 e profondamente ristrutturato alla fine del Sedicesimo secolo, grazie all'eredità lasciata da Don Cesare Mantova, per 27 anni parroco della Chiesa.
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106 m
Piazza delle Erbe è situata nel cuore di Padova, all'ombra del Palazzo della Ragione. Nei giorni feriali è sede del vivace mercato cittadino.
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118 m
Il Palazzo della Ragione è un grande edificio eretto a Padova nel medioevo come sede dei tribunali cittadini. Il piano superiore, detto Salone è una delle più grandi sale pensili al mondo.