Palazzo Zuckermann Corso Garibaldi, 33, Padova (PD), Veneto, Italia
Palazzo Zuckermann
Palazzo Zuckermann fa parte dal 2005 del complesso dei Musei Civici di Padova, e ospita nelle sue sale il Museo di Arti Applicate e Decorative e il Museo Bottacin
Palazzo Zuckermann è un imponente edifico novecentesco, che si affaccia su Corso Garibaldi, di fronte all'Arena Romana di Padova.
In passato ha ospitato la sede delle Poste Centrali di Padova. Dal 2005 il palazzo fa parte del complesso dei Musei Civici Eremitani, che ha spostato in questa sede il Museo di Arti Applicate e il Museo Bottacin.
Il palazzo, commissionato dall'industriale Enrico Zuckermann, fu costruito tra il 1912 e il 1914 su progetto dell'architetto milanese Filippo Arosio.
La facciata del palazzo è in stile neoclassico, con una serie di richiami al liberty.
Al piano terra è presente una bella corte interna, che ingloba alcuni resti delle vecchie mura cittadine, chiamata Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann, che durante l'estate è sede di numerose manifestazioni culturali, come concerti di musica classica e lirica e rappresentazioni teatrali.
Il piano nobile ospita il Museo di Arti Applicate e al secondo piano è invece situato il Museo Bottacin.
Museo di Arti Applicate e Decorative
l Museo di Arti Applicate e Decorative conserva una vasta collezione di opere di artigianato realizzate a partire del medioevo. La collezione si compone di ceramiche, maioliche, mobili antichi e ricami, capi di abbigliamento maschile e femminile.
Di particolare interesse sono le collezioni di ceramiche del Cinquecento, provenienti da Urbino, Pesaro e Venezia, come il notevole servizio da caffè in porcellana prodotto dalla manifattura Cozzi nel 1792.
Una sezione è dedicata alle collezioni di gioielli donati al museo da privati: nel 1883 Leone Trieste donò la sua collezione di gioielli maschili, composta da anelli, spille da cravatta, catene d'orologio e sigilli, e nel 1917 Adele Sartori Piovene donò la sua preziosa collezione di anelli e spille in stile francese e inglese.
Nelle varie sale espositive sono inoltre presentati dipinti e lapidi di particolare interesse, e alcuni frammenti della storica chiesa di San Martino, che si affacciava su via 8 Febbraio e che fu chiusa e in seguito demolita all'inizio dell'Ottocento.
Chiude il percorso una piccola ma raffinata raccolta di oggetti di arte orientale, raccolti nell'Ottocento da collezionisti e appassionati.
Museo Bottacin
Il Museo Bottacin ospita invece una vasta collezione di monete antiche, di mobili, sculture e manoscritti.
Il museo prende il nome da Nicola Bottacin, un ricco commerciante triestino che nel 1865 donò alla città di Padova il suo patrimonio d'arte e di monete antiche, raccolte nella prima metà dell'Ottocento.
Le collezioni del museo sono state in seguito accresciute con acquisti successivi e donazioni; oggi il Museo Bottacin è uno dei più importanti musei di numismatica di tutta Europa.
L'ingresso del museo è dedicato alla figura di Nicola Bottacin e presenta un busto realizzato da Angelo Cameroni e un ritratto di Agusto Caratti. Il museo è quindi articolato su due percorsi espositivi.
Il primo percorso è dedicato alle opere d'arte e include le opere che arredavano la residenza di Bottacin. Vi si trovano mobili e arredi, una collezione di armi antiche, dipinti ottocenteschi, realizzati per lo più da artisti Veneti, e statue, tra cui il Busto del doge Paolo Renier di Canova.
Di particolare interesse anche la Coppa di Norimberga, un'opera realizzata nel 1534 dall'orefice tedesco Melchior Baier, e la bolla aurea del doge Michele Steno.
Il secondo percorso è invece interamente dedicato alla numismatica: una prima sala è dedicata alle monete greche e romane, esposte in ordine cronologico, e include oboli ateniesi risalenti al sesto secolo a.c., statere in oro del periodo di Alessandro Magno, monete celtiche e monete romane, aurei, denari e sesterzi dell'epoca di Augusto, Adriano e Settimo Severo e monete bizantine.
Una seconda sala raccoglie le monete coniate in epoca medievale e moderna, con una particolare attenzione alle monete venete, come le monete della serie veneziana e un ducato d'oro di Francesco I da Carrara.
Il Museo è infine dotato di una ricca biblioteca, che contiene più di 25.000 volumi di numismatica e le raccolte complete delle principali riviste di settore, una raccolta di stampe di autori prestigiosi, come Rembrandt, Giambattista Tiepolo e Albrecht Durer e un album miniato del diciassettesimo secolo, detto Codice Bottacin, che raffigura le feste, i costumi e le cerimonie veneziane dell'epoca.
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Costo
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