L’Arena Romana e i Giardini dell’Arena
L'Arena Romana di Padova era un anfiteatro utilizzato per i giochi gladiatori nell'antica Patavium. L'impianto dell'Arena è ora alla base dei Giardini dell'Arena, il principale parco cittadino.
L ‘Arena Romana di Padova è una delle poche costruzioni ancora visibili dell'antica Patavium romana. Oggi dell'anfiteatro originario restano solo poche rovine: parte dei muri portanti e una serie di archi.
I resti dell'Arena sono stati recentemente oggetto di un processo di pulizia e restauro. In parallelo è in corso anche un progetto di scavi, per portare alla luce le strutture originarie dell'Arena, pavimentazioni e basamenti, sepolti nel corso dei secoli da numerose stratificazioni e da successive opere edili.
L'Arena Romana venne costruita intorno al 70 d.C. in età Claudio-Flavia e fu utilizzata principalmente per i giochi gladiatorii. Le sue dimensioni erano simili a quelle dell'Arena di Verona: l'anfiteatro aveva una pianta ellittica, su cui sorgevano ottanta archi a due ordini, e conteneva vari livelli di gradinate per gli spettatori.
L'Arena disponeva di due grandi porte d'accesso: la porta Triumphalis, in corrispondenza dell’ingresso in Piazza Eremitani, che dava accesso agli spettatori, e la porta Libitinensis, nel lato opposto, da cui venivano fatti uscire i corpi dei gladiatori caduti.
L'Arena fu demolita nel corso del Medio Evo e trasformata in cava: le sue pietre ed i suoi marmi furono utilizzati per la costruzione di nuovi edifici.
L'impianto ellittico è ora alla base dei Giardini dell'Arena, il principale parco cittadino, che nel periodo estivo ospita manifestazioni e spettacoli teatrali e cinematografici.
I Giardini dell’Arena
I Giardini si sviluppano tra Corso Garibaldi - il grande viale che collega la Stazione di Padova con Piazza Garibaldi - Piazza Eremitani e il Tronco Maestro del Bacchiglione, che ne delimita due lati.
L'ingresso principale è situato in Corso Garibaldi, di fronte al Quattrocentesco Palazzo Cavalli, sede del Museo di Antropologia di Padova. Un piccolo spiazzo di fronte all'ingresso ospita una statua in marmo di Giuseppe Garibaldi, realizzata nel 1866 da Ambrogio Borghi. Gli ingressi secondario si trovano invece in Piazza Eremitani e in Via Porciglia; quest'ultimo immette in un lungo viale che fiancheggia il Bacchiglione.
I giardini sono uno splendido spazio verde di circa 28.000 metri quadrati, ricco di piante storiche e aiuole, con una deliziosa fontana e una serie di viali dove sono stati collocati i busti di personalità illustri della storia padovana, come l'architetto e critico d'arte Pietro Selvatico e il drammaturgo Angelo Beolco, detto il Ruzante, il cui busto fu realizzato in bronzo dallo scultore russo Sergei Zelikson.
Il grande viale alberato principale che taglia in due i Giardini è stato invece intitolato a Giorgio Perlasca, che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò la vita a più di cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione nazista.
Il parco è dotato di numerose panchine, di uno spazio dedicato ai bambini, dove sono stati recentemente installati alcuni coloratissimi giochi (scivoli, altalene, casette e macchinine) e di uno spazio dedicato ai cani.
Aperture e orari
I Giardini dell'Arena sono aperti tutti i giorni dell'anno, a partire dalle 07.00 di mattina.
Nei mesi estivi, da giugno a settembre, la chiusura è fissata alle 20.40, a maggio e settembre alle 20.00, ad aprile e ottobre alle 19.30, mentre da novembre a marzo è anticipata alle 17.45. L'ingresso è libero.
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