Liston Piazza Garibaldi, Padova (PD), Veneto, Italia
Il Liston, corso pedonale di Padova
Liston è il nome con cui a Padova viene identificato il corso pedonale, che si estende da Piazza Garibaldi per tutta Via 8 Febbraio e in seguito fino a Prato della Valle.
Liston è il nome con cui a Padova viene identificato il corso pedonale, che si estende da Piazza Garibaldi per tutta Via 8 Febbraio e in seguito, prima come Via Roma e poi come Via Umberto I, fino a Prato della Valle, attraversando tutto il cuore della città in una bella passeggiata di circa un chilometro.
Originariamente il termine indicava il lato ovest di Prato della Valle, che nell'Ottocento era stato lastricato di trachite dall'architetto Giuseppe Jappelli, ma in tempi più recenti si è affermata l'usanza di utilizzarlo per identificare tutta la passeggiata pedonale che taglia il centro di Padova lungo la direttrice nord-sud.
La pratica di passeggiare attraverso il Liston a Padova prende il nome di “vasche”, in analogia con quelle del nuoto.
Piazza Garibaldi
Il Liston inizia in Piazza Garibaldi, estremità meridionale dell'omonimo corso che conduce alla stazione ferroviaria e che, dopo l'intersezione con Via Trieste prende il nome di Corso del Popolo.
La piazza era nota un tempo come "Piazza dei Noli", perchè era il punto dove si potevano prendere a noleggio cavalli e vetturini (detti appunto nolesini i "noli").
Dopo la visita di Garibaldi a Padova nel 1867, la piazza gli venne intitolata e al centro venne eretto un suo monumento, che però nel 1954 venne spostato all'ingresso dei Giardini dell'Arena per far posto alla Colonna della Madonna dei Noli, realizzata utilizzando frammenti di differenti reperti di epoca romana provenienti dai Musei Civici Eremitani.
La colonna sostiene la statua della Madonna dei Noli, opera realizzata nella metà del Settecento dallo scultore Antonio Bonazza.
Ogni 8 dicembre i tassisti padovani - i moderni "noli" - depongono una corona di fiori ai piedi della statua, come omaggio alla Madonna.
Nel secondo dopoguerra la piazza venne radicalmente stravolta con una serie di demolizioni che portarono alla perdita di molti edifici medievali e del barocco Palazzo Zaborra, sostituito dalla sede della Rinascente.
Su Piazza Garibaldi si affaccia anche l'elegante via San Fermo, mecca dello shopping a Padova, che ospita rinomati marchi d'alta moda.
Via 8 Febbraio
Poco dopo l'inizio della via, si apre l'elegante spazio di Piazza Cavour, un tempo "Piazza delle Biade", sovrastata dal monumento al Conte di Cavour realizzato nel 1888 dallo scultore Enrico Chiaradia, autore anche del famoso monumento equestre a Vittorio Emanuele II, posto sul Vittoriano di Roma.
La piazza ospita anche la sotterranea Galleria Civica Cavour, moderna sede di mostre ed eventi culturali gestita dall'Assessorato alla cultura del comune di Padova.
Sulla piazza si affaccia anche il rinomato Caffè Cavour (dove è possibile trovare paste e dolci realizzati dal laboratorio di Luigi Biasetto), caffetteria e snack-bar molto apprezzata per la colazione, per un aperitivo o per uno spuntino di metà giornata.
Poco più avanti si trova lo splendido Caffè Pedrocchi, uno dei simboli della Padova moderna, eretto da Giuseppe Jappelli nella prima metà dell'Ottocento.
Le traverse posizionate ad est, via Gorizia, via Oberdan e Via Manin, portano alla zona delle piazze, e confluiscono tutte su Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta.
Proseguendo si trovano poi l'ala Moretti-Scarpari dei Palazzi Comunali che ospitano il Municipio di Padova e, nel lato opposto, la facciata del Palazzo del Bò, storica sede dell'Università degli Studi di Padova.
Via VIII Febbraio termina all'intersezione con via San Francesco nel celebre Canton del Gallo, cosiddetto perché nel tredicesimo secolo vi trovava posto una taverna chiamata Osteria del Gallo.
Via Roma e Via Umberto I
Il Liston prosegue quindi in via Roma, sede di eleganti negozi di antiquariato e caffè; in questa zona è possibile vedere il suggestivo portico della Chiesa di Santa Maria dei Servi, eretta nel quattordicesimo secolo, per volontà di Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco il Vecchio da Carrara.
È possibile accedere alla Chiesa attraverso il portale laterale che si apre nel porticato, costituito da eleganti arcate appoggiate su colonne di marmo rosso di Verona, provenienti dalla Cappella dell'Arca del Santo.
La chiesa è recentemente tornata agli onori della cronaca, per un grandioso crocifisso ligneo che, dopo un attento restauro, è stato ufficialmente attribuito a Donatello.
Dopo l'incrocio con Riviera Tito Livio, dove si trova il Ponte delle Torricelle, la strada prende il nome di via Umberto I, dove spicca l'elegante facciata di Casa Olzignani, costruita nel 1446 da Pietro Lombardo, che rappresenta uno dei migliori esempi dell'architettura padovana del Quattrocento.
Proseguendo si trova via Rogati, dove nacque Andrea Palladio, e dove si trova l'elegante Palazzo Genova, con facciata a bugnato, progettato da Annibale Maggi e sede del Collegio Barbarigo.
Poco più avanti si trova il feudale Palazzo Capodilista, provvisto di merlatura e di un'alta torre medievale. Il palazzo è caratterizzato da una facciata romanica adornata da trifore e rappresenta una delle poche costruzioni duecentesche rimaste a Padova.
Nell'atrio del palazzo è conservata la lapide funeraria di Tito Livio, morto a Padova nel 17 d.C.
Poco prima di sfociare in Prato della Valle si trova la settecentesca Chiesa di San Daniele, uno dei patroni di Padova.
La chiesa venne ricostruita nel XIX secolo e ospita le spoglie del commediografo padovano Angelo Beolco, detto il Ruzzante.
Via Umberto I termina infine nel grande spazio aperto di Prato della Valle.
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Costo
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201 m
Il Caffè Pedrocchi è uno dei simboli della Padova moderna. Soprannominato Il caffè senza porte perché fino al 1916 era sempre aperto, giorno e notte.
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203 m
La Chiesa degli Eremitani conserva ciò che resta degli splendidi affreschi realizzati da Mantegna nella Cappella Ovetari, parzialmente distrutti dai bombardamenti alleati del 1944
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247 m
Palazzo Zuckermann fa parte dal 2005 del complesso dei Musei Civici di Padova, e ospita nelle sue sale il Museo di Arti Applicate e Decorative e il Museo Bottacin
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Palazzo Moroni è il nome con cui viene identificato il complesso dei Palazzi Comunali, una serie di edifici differenti che ospitano gli uffici del Comune di Padova.
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I Musei Civici Eremitani sono il più importante complesso museale padovano, la cui sede principale è ospitata nei chiostri dell'ex convento dei frati Eremitani, in Piazza Eremitani.