Basilica di Sant'Antonio Piazza del Santo, 11 35123, Padova (PD), Veneto, Italia
Basilica di Sant’Antonio
La Basilica del Santo è uno dei santuari più visitati al mondo. Uno scrigno di tesori che custodisce anche le spoglie di Sant'Antonio di Padova, il Santo per antonomasia.
La Basilica del Santo (o Basilica di Sant'Antonio) fu eretta fra il 1232 e il 1310, inglobando la piccola chiesa di Santa Maria Mater Domini, dove erano state originariamente sepolte le spoglie mortali di Frate Antonio, morto 13 giugno del 1231 alle porte di Padova.
Dopo la morte di Frate Antonio, la chiesa divenne presto meta di pellegrinaggio e sede di fenomeni miracolosi; Antonio fu canonizzato da Papa Gregorio IX ad un solo anno dalla morte e la cittadinanza di Padova decise di costruire una Basilica in grado di ospitare il crescente flusso di pellegrini che accorrevano per pregare sulla sua tomba.
Oggi, la Basilica del Santo è uno dei santuari più famosi e visitati al mondo, con una media di 6,5 milioni di visitatori l'anno. Frate Antonio è conosciuto e venerato in tutto il mondo come Sant'Antonio di Padova.
La Basilica del Santo è situata in Piazza del Santo, a poche centinaia di metri da Prato della Valle, a cui è collegata dalla caratteristica via Beato Luca Belludi.
La Basilica è caratterizzata dalla presenza di elementi e stili differenti fusi assieme in maniera armoniosa: la facciata è in stile romanico, con pareti a mattoni a vista, il rosone, gli archi e i contrafforti sono in stile gotico; la copertura è composta da otto cupole bizantine rivestite in piombo e da due campanili sottili e slanciati che ricordano i minareti islamici.
Le tre porte in bronzo presenti nella facciata principale sono opera di Camillo Boito.
La lunetta del Portale centrale è una copia dell'affresco dipinto da Andrea Mantegna e ora conservato nel Museo Antoniano.
L'interno della Basilica è a croce latina, con tre navate che si uniscono in semicerchio dietro il presbiterio formando un corridoio semicircolare su cui si affacciano nove cappelle.
La controfacciata ospita un grande affresco realizzato da Pietro Annigoni nel 1985 che raffigura Sant'Antonio che predica dal noce. Nella navata destra si trovano la Cappella del Gattamelata (che conserva la tomba del condottiero Erasmo da Narni) e la Cappella di San Giacomo, realizzata in stile gotico nel Trecento dall'architetto e scultore Andriolo de Santi e poi affrescata da Altichiero da Zevio con le storie di San Giacomo, su commissione del marchese Raimondino Lupi di Soragna.
La splendida Crocifissione è considerata il capolavoro di Altichiero.
Proseguendo si trovano l'entrata della Sacrestia, la Sala Del Capitolo, originariamente decorata con affreschi di Giotto, di cui restano oggi solo pochi frammenti e la Cappella delle Benedizioni, dove i fedeli possono far benedire i propri oggetti personali (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.30 - 18.30 d'inverno, di sabato dalle 8.00 alle 16.00 e di domenica dalle 13.30 alle 16.00).
Dal centro del deambulatorio è possibile accedere alla Cappella del Tesoro. La Cappella fu costruita a partire dal 1691 in stile barocco da Filippo Parodi, allievo del Bernini. Qui vengono conservate le più preziose reliquie di Sant'Antonio: il Reliquario della Lingua incorrotta del Santo, capolavoro del 1434 di Giuliano da Firenze, il Reliquario del Mento del Santo e quello delle cartilagini laringee e le Memorie del Santo, la tonaca, la lapide originale e altri reperti collocati dopo la ricognizione effettuata nel 1981.
Proseguendo lungo il deambulatorio si raggiunge la Cappella della Madonna Mora: si tratta dell'antica chiesetta di Santa Maria Mater Domini, inglobata nella Fabbrica della Basilica.
La statua della Madonna Mora situata sopra l'altare è opera del 1396 di Rainaldino di Puy-l' Evéque, ed è così chiamata per il volto colorito della Vergine.
Da qui è possibile accedere alla piccola Cappella del Beato Luca Belludi, compagno e successore di Sant'Antonio. La cappella, aggiunta nella seconda metà del Trecento al corpo della Basilica fu affrescata nel 1382 dal fiorentino Giusto de' Menabuoi, autore anche dei bellissimi affreschi che decorano il Battistero del Duomo.
Subito dopo si trova la Cappella di Sant'Antonio, o Arca, vero e proprio cuore della Basilica, dove è conservata la tomba del Santo.
La Cappella deve il suo aspetto attuale all'allestimento cinquecentesco ideato da Andrea Briosco. Gli stucchi del soffitto sono stati realizzati da Giovanni Maria Falconetto, l'altare è opera di Tiziano Aspetti del 1593, e contiene nel retro l'arca in marmo verde con le spoglie del Santo.
Le statue poste sull'altare sono opera di Tullio Lombardo. Gli altorilievi delle pareti raffigurano scene della vita e dei miracoli del Santo e sono stati realizzati da Girolamo Campagna, Jacopo Sansovino e Tullio Lombardo.
L’Altare Maggiore
Al centro della Basilica di Sant'Antonio si erge l'Altare Maggiore, che raccoglie le oltre trenta opere realizzate da Donatello tra il 1443 e il 1450, che rappresentano un capolavoro assoluto dell'arte rinascimentale.
L'attuale disposizione fu ideata da Camillo Boito nel 1895 nel tentativo di ricostruire l'allestimento originario di Donatello, andato irrimediabilmente perduto nel 1591.
Il complesso donatelliano è composto da sette statue a tutto tondo, un crocifisso e 23 bassorilievi in bronzo, più un rilievo realizzato in pietra di Nanto che orna il retro dell'altare maggiore e raffigura la Deposizione di Cristo.
Le statue raffigurano la Madonna col Bambino, circondata dai patroni della città, Santa Giustina, San Daniele, San Ludovico e San Prosdocimo con San Francesco e Sant'Antonio.
Dietro la statua della Vergine si staglia il grande Crocifisso bronzeo, capolavoro di espressività nella sofferente figura del Cristo.
Quattro bassorilievi ornano l'Altare maggiore e illustrano i Miracoli di Sant'Antonio; quattordici rilievi rappresentano putti (angeli musicanti e cantori) quattro formelle più piccole contengono i simboli degli evangelisti e un ultimo rilievo di forma quadrata raffigura il Compianto del Cristo morto.
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Costo
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Una volta l’umile dimora abitata da Sant'Antonio, il convento si è sviluppato lungo i secoli nei cinque splendidi chiostri posti sul lato meridionale della Basilica
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69 m
Dominata dalla Basilica del Santo, Piazza del Santo racchiude splendidi capolavori come l'Oratorio di San Giorgio, la Scoletta del Santo e il Gattamelata.
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L'Oratorio di San Giorgio è un elegante edificio in stile romanico, con facciata realizzata in mattoni a vista e tre bassorilievi in pietra, tra cui spicca al centro San Giorgio che uccide il drago.
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330 m
L'Orto Botanico di Padova è il più antico al mondo ospitando circa 6.000 esemplari con 3.500 specie botaniche e il futuristico Giardino della Biodiversità.
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The Giardino Treves de' Bonfili is one of Padua’s most renowned historical gardens, a hidden jewel of architectural and landscape creation by Giuseppe Jappelli.