In questo piccolo gioiello neoclassico, un’ampia galleria aperta su
tre lati, dal 1831 la società padovana si ritrova, beve caffè e
cioccolata, legge giornali nazionali e internazionali. In quei decenni
intrisi di passionalità patriottica anche i discorsi politici
attraversano le sue sale e nel febbraio del 1848 le fucilate austriache
contro gli studenti lasciano tracce nella Sala bianca. Da qui si può
meglio immaginare cosa dovesse significare essere patrioti e patriote
nell’Italia risorgimentale.
Carlotta Sorba insegna Storia dell’Europa contemporanea all’Università di Padova, dove dirige il Centro interuniversitario di storia culturale
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